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A REGIONI COMPETENZE ESCLUSIVE ANCHE SU INDUSTRIA E COMMERCIO (ANSA) - ROMA, 21 GIU - Non e' il federalismo di per se' ad aumentare i costi, ''ma il modo in cui viene fatto''. Lo ha sottolineato l'ex ministro e presidente di Astrid Franco Bassanini, a margine di un'iniziativa di Legautonomie. Ma cosi' come e' previsto dalla riforma costituzionale della Cdl, ha proseguito, ''l'aumento dei costi ci sara'. Non saranno i 250 o 170 miliardi di cui parla il giornale della Confindustria, ma sicuramente saranno molte decine di miliardi di euro''.
E questo perche', ha spiegato, si tratta di un ''federalismo costruito in modo da raddoppiare le competenze e gli interventi: resteranno competenze statali anche sul terreno della gestione dei servizi, e in piu' ci saranno competenze regionali. Questo modo di costruire il federalismo e' sbagliato, aumenta la burocrazia e aumenta i costi''.
Per quanto riguarda le nuove disposizioni in materia sanitaria, Bassanini ha rilevato il rischio di una ''forte conflittualita' '' tra lo Stato centrale, che rimarrebbe competente sulle norme generali sulla tutela della salute, e le Regioni, cui e' assegnata la legislazione esclusiva in materia di assistenza e organizzazione sanitaria. Ma le potesta' legislative esclusive delle Regioni, ha proseguito, non si limitano in questo testo a quelle relative a sanita', istruzione e polizia amministrativa regionale e locale, ma anche ad ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. ''E questo vuol dire - ha sottolineato - che le Regioni avranno competenza esclusiva su agricoltura, turismo, artigianato, industria e commercio, tutte materie su cui il Parlamento non potra' piu' fare ne' leggi ne' programmazioni. Ma di questo aspetto - ha rilevato - non se ne parla affatto''.
Bassanini ha infine ribadito che fu un errore, da parte del centrosinistra, l'approvazione a maggioranza della sua riforma del titolo V della costituzione, ma in quel caso - ha osservato - vi erano ''attenuanti'' che oggi il centrodestra non ha. Fra queste, il fatto che quella riforma aveva trovato un consenso bipartisan sia nella commissione bicamerale che ad un primo voto in aula alla Camera, sia il fatto che da parte di molti presidenti di Regione, anche del centrodestra, giungeva la richiesta di un'approvazione definitiva della riforma.
''La devolution - ha detto infine Bassanini - non ha nulla a che fare con l'impianto degli stati federali, dove non esistono competenze esclusive, anche quando l'equivalente delle Regioni e rappresentato, come negli Usa dove c'e' sempre un elemento di solidarieta' e cooperazione, dalla California. E cosi' accade anche nella costituzione tedesca, dove non c'e' affatto una clausola come quella dell' interesse nazionale, che e' contraria al principio dell'autonomia''. Se ci fosse in questione soltanto un problema di legittimita' delle leggi regionali per le quali e' previsto un annullamento da parte degli organi centrali, ha concluso, ''basterebbe infatti la Corte costituzionale''.
(ANSA).
BOR 21-GIU-06 15:24 NNNN


Inserito da: Lidio Maresca - Data: 22/06/2006 - Argomento: Archivio
Roma, 23 novembre 2005. Il momento della firma. (ANSA)

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