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Coordinamento nazionale delle iniziative per la difesa della Costituzione e per il referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione
LETTERA DEL PRESIDENTE SCALFARO
Lettera ai Comitati ““Salviamo la Costituzione““ del Presidente Scalfaro


ai Comitati 'Salviamo la Costituzione'

Mercoledì 18 aprile scorso si è riunito a Roma l'esecutivo dei Comitati - Salviamo la Costituzione - nella veste e nella responsabilità di componenti del "Comitato promotore per il referendum" che circa un anno fa (25 e 26 giugno) premiò le nostre fatiche e quelle di migliaia di amici di ogni parte d'Italia, con un travolgente risultato: votarono almeno 16 milioni di cittadini e con oltre il 60 per cento di voti fu bocciata la riforma presentata dalla -Destra- che voleva demolire l'impostazione data dai Costituenti alla nostra Carta con la posizione centrale del Parlamento, cioè della voce e della volontà del popolo italiano, segno fondamentale di una democrazia.
Ci siamo riuniti per iniziare la procedura per trasformare il nostro -Comitato nazionale-, nato per proporre il referendum, in "Associazione" con lo stesso nome e lo stesso scopo. Entro maggio la trasformazione in Associazione sarà definita con atto notarile.
Si, perché c'è ancora da temere che si vogliano cambiare "i connotati" alla nostra legge fondamentale approfittando della modifica della legge elettorale.
Sentiamo il dovere di tenere gli occhi aperti per non pentirci inutilmente domani, se la Costituzione dovesse subire danni gravi.
Sappiamo che in varie parti d'Italia i nostri amici dei Comitati per la difesa della Costituzione, e non solo loro, vivono le stesse nostre preoccupazioni. Ci si chiede cosa poter fare di efficace per una vera e valida difesa della nostra Carta Costituzionale.
Il parere unanime si è concentrato anzitutto sulla indispensabilità di rivolgerci al Parlamento, perché non lasci ulteriormente dormire le proposte di legge da tempo presentate riguardanti l'art. 138 e tendenti a impedire che ogni riforma costituzionale venga approvata con la maggioranza semplice.
E' stato l'impegno solenne di grandi partiti, e soprattutto del programma dell'Unione che ha vinto le elezioni.
Non possiamo tradire questa promessa che è garanzia essenziale per la nostra Costituzione per impedire "il delitto" di apportare modifiche con la sola maggioranza governativa.
Dunque ogni iniziativa che vuole che le modifiche costituzionali siano affrontate e approvate con maggioranza qualificata, non più con maggioranza semplice, ci trova d'accordo.
Ma non dimentichiamo che la nostra forza nella battaglia dell'anno scorso per il referendum, è stata la eccezionale unità di intenti e di azione. Stiamo attenti a non dividerci con proposte concrete multiple che darebbe forza alla tesi di lasciare il 138 come è: danno grave e vero tradimento degli impegni presi e proclamati.
Sono convinto che nostro compito è solo quello di lanciare il chiaro allarme politico: con la modifica del 138, la Costituzione deve essere messa in sicurezza per impedire altre prepotenze come quella che il popolo italiano bocciò solennemente il giugno scorso.
Questo è il nostro primo impegno che vogliamo discutere con i Parlamentari proponenti di analoghe proposte di legge, per poi chiedere udienza al Presidente della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato al fine di comunicare ufficialmente questa nostra proposta politica.
Potrebbero essere assai valide iniziative di non difficile attuazione come una presenza degli amici del Comitato alle manifestazioni del 25 aprile e del 1° maggio (che si svolgono anche in date diverse), meglio ancora se con qualche striscione che richiami la rinnovata difesa della Costituzione, il dovere morale di rispettare il voto del giugno 2006 e richiami il doveroso rispetto dell'impegno assunto solennemente di mettere in sicurezza l'art. 138.
Auguri di buon lavoro con la fede e l'entusiasmo di chi ci crede.
Vi terremo a conoscenza di ogni seguito.
Con affetto,















































f.to Oscar Luigi Scàlfaro



Inserito da: Giordana - Data: 24/04/2007 - Argomento: Comunicati