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FIORONI: A SCUOLA PIÙ COSTITUZIONE
Il Sole 24 Ore di giovedì 6 luglio 2006


IL SOLE 24 ORE - GIOVEDI' 6 LUGLIO 2006

Fioroni: a scuola più Costituzione

di Luigi Illiano

ROMA
La Costituzione sarà studiata nelle scuole e le porte degli istituti resteranno aperte anche nel pomeriggio. Sono le due novità annunciate dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, ieri, durante 1'audizione di fronte alla commissione Istruzione del Senato, presieduta dalla senatrice dell'Ulivo Vittoria Franco.

Costituzione, materia di studio. «Già dal prossimo anno troveremo le forme per incentivare la conoscenza, l'approfondimento e lo studio, a scuola, della Carta Costituzionale, che è l'elemento alla base della nostra unità nazionale», ha detto it ministro dell'Istruzione che proprio ieri ha incontrato il comitato promotore del referendum, per un confronto su questo tema. Il comitato ha anche chiesto di istituire una giornata da dedicare alla Costituzione.

Operazione scuole aperte. Fioroni ha poi lanciato l'operazione "scuole aperte", annunciando che già nel prossimo Dpef dovrebbero essere inserite risorse per l'avvio del progetto. «Le scuole saranno aperte anche nel pomeriggio - ha spiegato il ministro - coinvolgendo le famiglie e tutto il territorio. E' anche un contributo al lavoro di prevenzione del disagio giovanile».

Il ministro ha aggiunto che non convocherà più stati generali o cose simili che rischiano di essere verticistiche. «Preferisco - ha osservato - sentire chi nella scuola lavora tutti i giorni e privile­giare la quotidianità, per restituire cer­tezza e tranquillità operativa».

Dialogo bipartisan. Fioroni ha anche espresso apprezzamento per la proposta di dialogo tra gli schieramenti lanciata martedì scorso (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri) dal senatore di An Giuseppe Valditara: un tavolo di confronto tra maggioranza e opposizione sull'istruzione per evitare il braccio di ferro che, di fatto, rischierebbe di bloccare qualsiasi decisione. «Ritengo - ha replicato il ministro - che salute e istruzione siano diritti così forti e importanti per la comunità nazionale, da fare la cifra del livello di civiltà di un paese. Bisogna avere la consapevolezza che non esistono una nostra scuola o una nostra salute, ma la scuola e la salute di tutti i cittadini. Ci vuole senso di responsabilità da parte di entrambi gli schieramenti». Sulla proposta di Valditara è intervenuto anche il senatore Andrea Ranieri (Ulivo), responsabile scuola dei Ds: «Fa parte della nostra cultura cercare il dialogo costruttivo, non solo con l'opposizione ma anche con il mondo della scuola. Uno degli argomenti di opposizione alla riforma Moratti è stato per noi proprio l'estrema solitudine in cui essa è stata varata. Vogliamo discutere su che cosa si modifica della legge Moratti e che cosa serve alla scuola italiana», ha concluso Ranieri.

Obbligo e biennio unitario. Parlando dell'elevazione dell'obbligo scolastico a 16 anni e del nuovo biennio unitario da applicare nelle scuole superiori, il ministro ha ripercorso le linee programmatiche descritte il 29 giugno alla Camera. Dove ha già riconosciuto che, se per il primo ciclo dell'istruzione è stato possibile applicare la tecnica del "cacciavite", smontando e sostituendo pezzi della riforma, per il secondo ciclo «occorre più tempo: le questioni in campo sono molte complesse». Da qui la scelta di prorogare il debutto dei nuovi licei all'anno scolastico 2008/09. D'altra parte, il banco di prova è proprio la scuola superiore, con l'istruzione e formazione professionale. E saranno ostacoli più difficili da superare quando si tratterà di percorrere la via parlamentare che proprio a Palazzo Madama, per l'esiguità dei numeri a favore della maggioranza, si riduce a una strettoia.



Inserito da: Veronica Boncimino - Data: 06/07/2006 - Argomento: Interventi - dichiarazioni