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Coordinamento nazionale delle iniziative per la difesa della Costituzione e per il referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione
IL GIORNO DOPO
GIOVANI PER LA COSTITUZIONE

La nostra storia è incominciata il 23 marzo dell'anno 2004. Da una chiacchierata sui divani di casa di Giulio, con Andrea e Paolo ci venne in mente di dare vita ad un'iniziativa generazionale
a difesa della nostra Costituzione.

Così il 23 marzo organizzammo la prima iniziativa pubblica di Giovani per la Costituzione presso l'Aula Magna della facoltà di Sociologia alla presenza del Presidente Scalfaro e del Professor Elia.

In questi due anni e tre mesi circa abbiamo fatto un sacco di cose, abbiamo incontrato tanti nostri coetanei pronti a condividere con noi l'amore per la nostra Costituzione, abbiamo conosciuto persone straordinarie.

Ci sono tanti episodi che messi insieme rappresenterebbero al meglio l'immagine complessiva di giovani per la Costituzione.

Con umiltà e tenacia e con la convinzione di aver scelto non un qualsiasi tema d'impegno politico e civile abbiamo sopperito alla mancanza di strutture e fondi.

I nostri cartelli con gli articoli della Costituzione per la festa del 2 giugno partoriti una sera a casa mia, con i cartelloni avanzati dalla recita della mamma di Flaminia, gli stampati degli articoli fatti dal papà di Davide il set di taglierini azzurri e la scritta "IN PERICOLO" sugli articoli sottoposti a revisione fatta da Jacopo.

I nostri striscioni per la manifestazione del 25 aprile 2005, la stoffa comprata a MAS, le bombolette prese da un ferramente dietro casa di Jacopo, le scritte fatte da Stefano con l'exstension che sbavava, e poi la domenica lo striscione di tre metri fatto nel giardino di casa mia con Giulia, Marvin e Jacopo e il mio cane Ettore che cercava di saltarci sopra.

I banchetti, le centinaia o forse le migliaia di firme raccolte nella nostra città, quella volta che Jacopo ha smontato il tavolo della sua camera da letto per portarlo a largo Argentina, gli autenticatori da inseguire, i moduli da vidimare, le occupazioni del suolo pubblico da ottenere.

Quella volta a ROMA III, dopo l'assemblea con il presidente Scalfaro, io che mi ero perso alcuni moduli bianchi e nella mia ansia cronica che li cercavo disperatamente e Jacopo e Davide che partivano alla volta di un paese della Puglia per andare a raccontare la Costituzione, e mentre viaggiavano Davide mi scrisse un sms che conservo ancora: " LA FOLLIA SALVERA' IL MONDO....NON IL TUO FOTTUTO LEGALISMO. NOI MISSIONARI DEL VERBO COSTITUENTE".

E così in giro per scuole a raccontare la Costituzione, cercando di assolvere ad un ruolo di pedagogia civile che i partiti non fanno più, c'è solo il sindacato che ci prova ancora nei luoghi di lavoro.

E poi quell'iniziativa forse un pò fuori dal nostro oggetto sociale, la difesa della Costituzione, il lancio del film sul gruppo della Rosa Bianca, ma poi non tanto perchè facendo le dovuto proporzioni il nostro impegno ricorda un pò la tenera follia dei ragazzi della
Rosa Bianca.

L'Aula Magna dell'Università La Sapienza piena all'inverosimile, più di 2000
studenti ad ascoltare Scalfaro, il Professor Pace, Furio Colombo e Giuliano Vassalli. Increduli di fronte ad una partecipazione straordinaria, tutti per dieci giorni impegnati a pubblicizzare in ogni angolo dell'università...........ma quante firme raccolte alla fine dell'iniziativa, più di 500.

Nadia,sì Nadia Gallico Spano, quell'intervista a casa sua, il mirto e la crostata, l'incontro al liceo Visconti con il Presidente Onida e con Don Luigi Ciotti. Nadia che ci raccontò la sua esperienze di giovane donna costituente, Nadia che ci ha lasciato la sua idea di libertà e giustizia, Nadia che idealmente ci ha consegnato il suo amore per la nostra Costituzione.

Le tante iniziative con l'ANPI, le riunioni nella sede di Via San Crisogono e poi la gioia di vedere nel cuore di Roma una grande casa della memoria dove tutte le associazioni partigiani stanno insieme e parlano alla città.

E poi l'ultimo periodo, le decine di iniziative pubbliche, il silenzio mediatico intorno all'impegno di tanti cittadini come noi in tutta Italia, come se non esistessero, il giro dell'Italia del Presidente Scalfaro: niente! l'appello del mondo dei costituzionalisti guidati da Franco Bassanini e dal Presidente Elia, come se non fosse un fatto storico cui dare un risalto degno sui media, niente!

La manifestazione di Firenze, splendida, imponente, partecipata, Flaminia che parla ed incanta tutti i presenti e poi il nostro Presidente che quasi ci fa piangere
con la forza del suo spirito e l'energia del suo fisico espressa su quel palco.

Le parole in libertà di certi esponenti del centrosinistra, "Votiamo NO perchè poi la riforma la facciamo noi" quasi fosse un NO funzionale e non un NO sostanziale.

Roma, il tentativo di fare una grande manifestazione conclusiva della campagna referendaria ed invece una piazza mezza vuota, tanto sindacato, tanti liberi cittadini e poco o nulla di strutture organizzate, la paura che potesse essere lo specchio del voto di domenica e lunedi.

La vittoria, il trionfo, la seconda liberazione, il nuovo patto Costituente come spesso lo ha definito il nostro Presidente. Aver superato la soglia di partecipanti, più del 50%, un fatto storico, un dato che da Nord a Sud unisce il Paese.

E poi Totti, si proprio lui, in quella stanza del 1° piano del grande palazzo della CGIL, davanti alla sala Santi, il fallo su Grosso, il rigore fischiato dall'arbitro, io, Flaminia, Scalfaro, Elia, Bachelet, nella stessa stanza a vedere il rigore calciato da Totti, Elia che dice "poverino, non vorrei essere al suo posto"........................Elia un grande uomo, un grande costituzionalista, di un'umiltà infinita che non si sentirebbe all'altezza di Totti!

Questa è l'Italia, quell'Italia della Costituzione del 48 che trionfa, quell'Italia del calcio di rigore al 45' minuto del secondo tempo che gioisce da nord a sud per il goal che ci regala la qualificazione ai quarti di finale.

Quell'urlo di gioia di tutti gli italiani, donne e uomini, giovani ed anziani, paradigma dell'articolo 3.

Sono felice.

Dobbiamo essere orgogliosi,

orgogliosi di essere cittadini italiani.


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Inserito da: Mattia Stella - Data: 27/06/2006 - Argomento: Archivio